26.4.20

Devo scrivere #37

Sono inconsolabile.
Continuo a stare sempre più di merda, a piangere, a essere apatico. Totalmente apatico. Mi sento inutile, sento che tutto sia inutile.
Ora il nodo principale che mi blocca il cervello è un altro. Ci sono due fatti infinitamente opposti e lontani: uno è che mi manca, l'altro è che tornare indietro è impossibile.

Mi manca da morire, mi manca qualsiasi dettaglio, mi manca amarlo, mi mancano i nostri progetti, mi manca ciò che eravamo, o forse l'illusione di tutto ciò che sembrava.

Dall'altra parte, so che indietro non si può tornare. Impossibile, zero. Quasi come se fosse morto. Anzi, peggio: come se fosse un morto resuscitabile pagando con la mia vita. L'identificazione come soggetto pericoloso è ormai solida, irreversibile, serissima e difesa da cannoni laser.

Questi due fortissimi sentimenti perfettamente contrapposti mi stanno mandando al manicomio. Una parte di me sta vigilando su tutto questo. Dubito di me stesso, temo di cedere. Le mie nuove strutture psichiche costruite con tanta fatica sono messe alla prova oltre ogni limite.

Questa storia sempre così intensa, sta generando conseguenze di un'intensità incalcolabile.

Sto tanto, tanto, tanto male.

22.4.20

Devo scrivere #36

Ho avuto una Rivelazione. Non dico come, ma l'ho avuta.

Lui è in me. E' in ogni cosa che guardo, è in ogni colore, in ogni forma, in ogni suono, in ogni pensiero. Ne sono assorbito completamente. Questo perché lui era veramente tanto, era tutto. L'ho amato tanto, e questa è la seconda rivelazione. Lui è la spezia che avrei aggiunto su tutto il cibo esistente. La lente attraverso cui avrei guardato il mondo.
Quindi, è normale che adesso io mi senta così dolorante fin dentro le cellule. C'è un po' di lui in ognuna di esse. E allora cosa dovrei fare?
Eliminare pian piano le sue particelle dal mio corpo?
Non saprei... in effetti anche se alla fine si è svelato un teatrino orribile, è stata una persona infinitamente importante per me. Quelle particelle fanno parte di me ormai, che mi piaccia o no.
Allora forse... dovrei smettere di scacciarle. Il mio "sistema immunitario" non le deve più attaccare. Deve farci pace.
L'infiammazione e il dolore sparirebbero, e lascerebbero intatta una struttura che nel tempo si è costruita anche intorno alle sue particelle.

Chissà come.... ma credo debba andare così....

19.4.20

Devo scrivere #35

Oggi piango di nuovo.
Però è diverso dalle altre volte. Mi ha fatto venire in mente di quando ti prendi un virus intestinale, che senti quegli improvvisi e fortissimi sforzi corporali che ti obbligano a correre al cesso in mezzo secondo.
Dunque così, dal nulla, senza una causa scatenante o un mood particolare, ecco che non posso fare altro che crollare all'improvviso.
Credo che le dinamiche mentali siano cambiate. Il senso di assurdo e di sbigottimento è stato superato, ora inizia a mancarmi il bello che c'era. Ed è molto più doloroso. Prima era come nei momenti successivi a un incidente stradale: la botta, l'adrenalina, lo shock, la confusione. Ora è come il dopo: inizia a farti male tutto, senti di avere le ossa rotte, i legamenti si gonfiano, le articolazioni non reggono.
Per di più è tutto razionalmente sbagliato. Insieme a quel bello, c'era anche tutto il resto, cioè addirittura la vera causa che ha mandato tutto a puttane.
Come si può ricordare con nostalgia il buon sapore di quel veleno che ti ha quasi spedito all'altro mondo?

Tutto questo è di una crudeltà gratuita disarmante.
E soprattutto, non riesco a tirarmi su...

15.4.20

progressi

Oggi voglio giocare a fare il mental coach good vibes mindfulness yoga vegan stocazzo. Perché cit, "la felicità è una scelta", e le cose brutte ti insegnano a vivere.

Vediamo un po' cosa mi frulla per la testa ripensando alla mia vita amorosa finora, e cosa le mie esperienze passate mi hanno lasciato.

Marco mi ha insegnato che la bellezza non è tutto, ma è molto. Devo cercare qualcuno che mi piaccia veramente, e tanto.

Rossano mi ha insegnato che gli infantili e i volubili vanno lasciati dove sono.

Alessio mi ha insegnato come minimo che i gelosi vanno evitati come la morte, dopodiché se vogliamo eliminare anche i disagiati psichici e i manipolatori non sarebbe affatto male.

Sandro mi ha insegnato che l'attrazione fisica e l'intesa chimica non bastano. Il rapporto va consumato anche nelle esperienze condivise, e le divergenze quando sono troppo distanti non riescono a connettersi. E mi ha anche insegnato che i rincoglioniti distratti non fanno per me, e che si può arrivare a massacrarsi a vicenda se si tengono in piedi a forza relazioni così scassate.

Fabrizio mi ha insegnato che esistono al mondo persone crudeli e sadiche a livelli che non avrei mai immaginato. Ha seminato in me il germe della paura, come se dovessi preoccuparmi per la mia incolumità in un mondo in cui dietro una persona apparentemente normale può celarsi una macchina da distruzione simile. Ancora non mi sono ripreso del tutto da questi pensieri, sono riuscito con difficoltà a far restare una base di cautela, ma è difficile.

Silvio mi ha insegnato che tutto ciò che cerco in un uomo può esistere davvero in una sola persona, anche se capita rarissimamente. Da una parte mi ha aiutato a confermare a me stesso che ciò che cerco mi piace e mi rende felice, dall'altra mi ha sbattuto in faccia che devo assolutamente, e ne va della mia salute, tagliare sul nascere ogni relazione che possa rivelarsi anche  solo minimamente tossica. Mi ha insegnato che non si può costruire nulla sulle sabbie mobili, pure se stai usando i migliori materiali disponibili sul mercato. Mi ha insegnato che le basi sono tutto, e alla base dell'amore deve esserci il rispetto. Senza il rispetto non può esserci amore, anzi, non può esserci nulla.
Ma ancora prima, senza il rispetto per sé stessi non può esistere nemmeno "l'altro".

Tutti gli altri, infine, mi hanno insegnato che quando non sei predisposto ad aprirti devi farti da parte e non far del male alle persone. Ho sbagliato varie volte, quando finalmente l'ho capito ci sono stato malissimo, e nei casi più importanti mi sono scusato con ognuno, anche se in ritardo.

Queste che ho menzionato sono le persone di cui mi sono innamorato, in cui ho investito, con cui ho fatto progetti. Un goffo provinciale, un bimbetto innocente ma malizioso, un romantico e pallido pianista al chiaro di luna, un giocoso volpino di montagna, un furetto carnivoro ribelle, e un adorabile topino curioso.

Giunti a questo punto mi è sorto un pensiero ieri notte. E' ovvio che ciò che ho imparato detta legge, e non vorrei mai più una relazione che sfori anche solo una delle condizioni ormai in vigore.

Ma quindi però, chi resta???

Dall'intera popolazione del pianeta scremiamo le donne, scremiamo etero bisex o confusex. Scremiamo le fasce di età 0-28 e 40+, e scremiamo vari ruoli sessuali. Togliamo i già impegnati, i mezzi uomini, i queer, i gender fluid, le principessine sul pisello, i malati di instagram, i veg, i fashion victim, i rincoglioniti, i rammolliti, i traditori, i pazzi, gli stronzi, i falsi, i sadici, gli anaffettivi. Da questa sparutissima rimanenza prendiamo chi apprezza una giornata nella natura a sudare, chi apprezza viaggiare, chi non si impaurisce a fare promesse e progetti, chi sa amare e basta, senza assurde paranoie o complicazioni.

Chi resta?

Il nulla?

Giunti a questo punto, sto pensando di ritirarmi ufficialmente. Per il momento è molto meglio ristrutturare me stesso, ma in generale, finora la tanto sospirata felicità che una relazione di coppia può dare non è che me la sia mai vissuta davvero o con continuità. Penso sempre di più che le relazioni siano sopravvalutate, e che occupino un posto di importanza in realtà molto più basso di quello che si pensa. Soprattutto tra noi gay, che formiamo coppie neanche in grado di assolvere al compito biologico dell'essere umano su questa terra: fare figli. L'essere umano si è evoluto monogamo perché così accudire i figli risultava più facile, ed è questa la base su cui si è formata la società attuale. Anche in coppie etero completamente sfasciate e tossiche, penso che sotto sotto, nonostante tutto la vocina dell'inconscio rassicuri le psiche dicendo che almeno il tuo compito biologico l'hai portato a termine.
Noi invece, neanche quello abbiamo, e c'è poco da farci i comizi lgbt. Sotto sotto, lo sappiamo benissimo che l'adozione non sarebbe nient'altro che una cosa posticcia.

Ma sto divagando.

14.4.20

Devo scrivere #34

Faceva bene quella schifosa pantegana ad aspettarlo al varco. Iena, avvoltoio e sciacallo. Blatta. Scarafaggio umano che si ciba di scarti. Gli è bastato aspettare pazientemente, ed ecco che gli è andata meglio di me. Ha avuto ciò che voleva, quel viscido zerbino, poco importa di rappresentare il ripiego del ripiego del ripiego.
Sò tattiche.

E pure quell'altro, quel carrozzone di squallore su due gambe, sornione dal bordo della sua vasca riscaldata piena di acqua cloro e sborra, sorseggiando un prosecchino gli è bastato attendere in tiepido ammollo che il suo preferito suonasse il campanello. Anche a lui è andata moooolto meglio di me. Anzi, direi che è l'uomo delle certezze: egli infatti sa. Che come ogni volta, all'istante T+1 dalla rottura, il primo cazzo che vorrà vedere sarà il suo.
Sò privilegi.

E come non menzionare l'Anticristo in persona, il nemico dell'umanità, il Lucifero con la french. La mia nemesi. La persona per cui andrei all'ergastolo col sorriso. L'errore della natura, lo scherzo impunito dell'inferno, il sadismo materializzato. Riesco a sentire l'aura del suo godimento narcisistico fino a qua, a 220km di distanza. Stavolta ha preso due piccioni con una seppur piccola fava: è riuscito a metterci le mani, e molto più importante, l'ha strappato da me.

MA IO DECRETO:

Tutto questo dolore NON E' MIO. Non mi appartiene. Mi è stato causato, mi è stato scaricato addosso, e non lo voglio più. Dovrà tornare indietro al mittente, e lo farà bruscamente. Questo mondo ha dei delicati equilibri; puoi divertirti a giocarci, ma non puoi sottrarti alle conseguenze delle tue azioni.

IO SONO UNA COMBATTENTE CHE VESTE ALLA MARINARA!!!
PORCO DIO!!!

10.4.20

cose

La quarantena si allunga. Le porche madonne abbondano.

Però di una cosa sono felice. Si è visto che i più coglioni di questa terra, quelli che mi sono stati da sempre sulle palle, stanno dando il peggio di sé, dimostrandosi completamente deficienti e inclini all'estinzione: lombardi, spagnoli e americani! Era ora! Un po' di pulizia. E vaffanculo al politically correct dei miei coglioni. AAAAHHHHHH la fresca ventata di realtà! Siamo tutti diversi, non tutti uguali! Grazie a dio! E vorrei pure aggiungere che non ci sono femministe sulle navi che affondano, né in corsia di emergenza Covid!
E voi coglioni bifolchi maledetti che rompete il cazzo sul 5G, dovreste farci il favore di eliminarvi senza lasciar tracce!!!

9.4.20

Devo scrivere #33

L'alta pressione mi fa sentire sospeso a mezz'aria, come un falco nascosto su un albero altissimo e isolato. Scruto al di sotto, ma non mi muovo dal mio nascondiglio tra le foglie. Il silenzio è palpabile, e circonda qualsiasi cosa.
Non so da che parte cominciare.

5.4.20

Devo scrivere #32

Va male. Va molto male.
Non riesco a concentrarmi su me stesso. A ridarmi carburante, vita. Fiducia.
Ho bisogno di un regalo. Vita, fammi un regalo. Ti prego.

Devo scrivere #31

Una volta mi sono intossicato con dei sottaceti. Mi sono sentito male e ho vomitato da mezzanotte alla mattina successiva, finché il pronto soccorso non mi ha raccattato.

Era un vomito assurdo però, mai provato prima. Gli sforzi erano così potenti che sembravano arrivare dal centro della terra, mi sentivo la testa esplodere e gli occhi uscirmi dalle orbite. Ma la sensazione che mi è rimasta più impressa era proprio a livello dell'esofago, sembrava che tutta la forza che possedevo fosse concentrata lì, a contorcere ed espellere. E non passava mai.

Ecco, più o meno quello che sento ora. Solo che per essere più verosimile dovrei aggiungere l'aver ingoiato cocci di vetro per una settimana intera.

E non passa.

2.4.20

Devo scrivere #30

Come stai oggi? Mah niente, continuo a svuotare un ascesso che si riempie di pus ogni giorno...

Tra l'altro normalmente potrei andare in farmacia a comprare qualcosa che aiuti la situazione, ma siamo tutti chiusi in casa sai com'è.

Neanche il calore di un amico vicino a te. Manco quello.

Mentre invece qualcun altro avoja se ci passa in farmacia. Giustamente se quello che serve viene venduto al massimo in pacchetti da 12 prima o poi finisce. Dipende quanti ne usi! Eh!

Bbbbbbuuuuuuuuuaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhh.

1.4.20

Devo scrivere #29

E niente, mo devo restare in ostaggio de sta cosa finché non se ne esce. Pare che per capire se quello che ho davanti è un leone vero o un peluche, devo aspettare di essere sbranato fino all'ultimo ossicino. E io che in teoria non dovrei neppure chiedermelo, se è un leone vero o un peluche.

Cervello di merda, psiche debole affranta e sforacchiata, vi odio.
 
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