30.3.06

ricognizione

Il programma di domani è molto, molto semplice.




:)

28.3.06

in decollo

Oggi, uscito dal lavoro alla solita ora... arrivo in stazione...

Era ancora drasticamente giorno. E dirò di più: si era in pieno tramonto.

Quando l'aria che respiri diventa come droga vibrante nelle tue narici.



"Rialzo dell'umore quantificato al 45% circa registrato oggi alle ore 18:52. Nessun problema riscontrato.
The Brain Crew"

!

Questo post vuole esprimere un'esclamazione generica, in positivo, a cui non so che forma dare. Una bestemmia, un urlo alla Steve Tyler, un acuto alla Matt Bellamy, un ktGNiueunnn! con la chitarra distorta al massimo, una corsa a perdifiato, etc. Cmq avete capito l'andazzo no? ecco, allora tiè !!




!

26.3.06

variable phase

Non scrivo mentre il mio umore è in fluttuazione. Oppure: non scrivo se il periodo va generalmente bene. E si, può anche essere... in fondo questo blog l'ho concepito principalmente come strumento di sfogo, quindi il tutto è perfettamente normale. Da questo si nota pure una mia famosa caratteristica, quella di attaccarmi a piagnucolare alle gonne di chiunque e sentire il bisogno di usare una persona/un oggetto come semplice strumento di sfogo. Ah Ah. Sticazziland. Dopotutto non me ne frega molto di farmi questi giri mentali, forse è grazie al graduale rialzo dell'umore degli ultimi giorni, che ha un po' diradato il fumo di ciminiera che soffoca la mia mente. Oppure è che anche oggi Carlo mi ha fatto spaccà de ride. Oppure è che la mia metereopatia si sta accorgendo della primavera che sta arrivando, nonostante la solita cappa grigia di nuvole, onnipenzolante su fabriANO. Oppure è che il 31 luglio finirò di lavorare a Capolinea (per mia scelta), e vedo la cosa come la fine del giro del mulo, la fine delle ore rubate alla mia vita per stare seduto su sedili puzzolenti del cazzo di treni sempre in ritardo, la fine dell'inflaccidimento per l'immobilità e per mangiare ogni volta quella roba sfondafegato dei ristoranti. E la vedo anche come l'inizio di qualcosa di completamente nuovo, il nuovo inizio di una vita più mia, una vita lontana da qua, una vita in Capitale. E si perché dallo squarcio luminoso che si è improvvisamente aperto nel buio più nero, se guardo bene strizzando gli occhi, riesco a intravedere... l'università. Facciamo ripartire questo cervello in coma. Rimettiamolo alla prova, facciamo sacrifici, vediamo se per una volta si può uscire vincenti.

Quanto è stato brutto alzare lo sguardo verso il futuro. Qualche giorno fa, quando ero veramente sotto ogni limite umano di sopravvivenza, ci ho provato. Ho pensato: per ora sto così. Quando potrò anche solo pensare di star meglio?
MAI.
I giorni si sarebbero trascinati tutti vuoti ed uguali fino alla morte. Ho avuto TERRORE.
E ho deciso di cambiare a tutti i costi questa merda.

E ringrazio Arcom per avermi ascoltato.

Ultimo appunto, rinnovo il vaffanculo globale. Sono ancora in attesa che a qualcuno venga un minimo scrupolo di sapere se ancora campo o se sono morto di lebbra.
Senza rancore, eh!

22.3.06

Lentamente muore

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.


P.Neruda, direttamente dal Blap di Sciapa...


Un trancio della verità più vera.

20.3.06

Prove tecniche di ritorno in vita

Oggi, sono uscito prima dal lavoro. Ho:
  • Preso un foglio di carta e una matita, e ho scritto qualche riga in corsivo. Una parte di personalità di cui cerco di riappropriarmi.
  • Riesumato la bicicletta dallo sgabuzzino dell'orto, ferma lì dal 2001, l'ho ripulita, ho gonfiato le ruote e sono partito per un paio di km di rodaggio.
Sento come se tutto il cervello si sia debolmente e lentamente rimesso in moto, nonostante la solita sensazione di vuoto localizzata in un punto preciso dietro la fronte, tra le sopracciglia e la base del naso. Vabè. Sono a secco di emozioni di sorta, almeno ricomincio a mettere su qualcosa di semplice.

16.3.06

pointless

Un ingranaggio senza denti non manda avanti proprio un cazzo. Può fare il suo giro anche 20 volte, ma tanto non cambia nulla.
Però intanto il meccanismo avanza!
Andando avanti così, ti sembra di vivere da mesi sempre lo stesso giorno. Un giorno luuuuuungo, eteeeeeeerno, esasperante. Non ci speri neanche più in un domani, in un futuro che ti sta così asintoticamente distante.

15.3.06

..ma......

Stasera sul treno. Come al solito, appena salito, prima di addormentarmi come un sasso ho avuto il mio bel momento di agitazione+incazzaturarepressa+sensazionedisolitudineuniversale, quindi come al solito ho tirato fuori il cellulare per vedere se c'era qualcuno da chiamare almeno per chiacchierare un po'. Scorro la rubrica, nome per nome... no.. no.. questo no.. quest'altra no.. no.. niente.. sto qui no.. st'altro no..
Mi affannavo a cercare qualcuno, pensavo, ma cazzo possibile che non trovo nessuno... poi ad un certo punto mi sono fermato..
Io NON VOLEVO parlare proprio con nessuno.
Proprio NO.
Ogni volta faccio i giri di telefonate, e alla fine nessuno mi caga. Nessuno mi cerca. Come testimonianza ho qua le ultime 30 chiamate ricevute, il 70% da casa, il resto da Carlo.
E certe cose non fanno deprimere, oltrepassano il limite dell'incazzatura. IO NON VOGLIO PIU' CERCARE NESSUNO!
ANDATE AFFANCULO TUTTI, DAL PRIMO ALL'ULTIMO SENZA DISTINZIONE, ORA!

VAFFANCULO, STRONZI !!!


MONDO DI MMERDA!

14.3.06

Mi sto lentamente allontanando anche da msn. Dico msn perché le altre chat le ho già lasciate perdere da un pezzo.
Ma tutto questo mica per solida scelta personale, no. Semplicemente il processo di trasmutazione in ameba è quasi completato.

12.3.06

bah.

Sono dei fantocci, sono vuoti, sono morrrti dentro, già a quest'età. [Lo spettatore in fondo alza la mano: -si ma si divertono, e hanno degli amici !-]
Amici? Compagni di autobus vorrai dire. In un autobus strapieno di gente non si fa fatica per tenersi in piedi, basta quasi lasciarsi andare e si sta su da soli. Anche se gli individui che ti circondano sono fantocci morti. Eccoli là. Tutti uguali, tutti spenti, prendi un gruppetto di persone, legale con l'elastico e avrai ottenuto lo scopo. Togli l'elastico, e rovineranno a terra come shanghai.

Mah.

ma si ma si...

..andate pure su e giù per il corso e a farvi l'aperitivo delle 7 o'clock.. vai vai.. preparatevi pure i 3 discorsi predefiniti di circostanza.. su..

10.3.06

ro-ta-ti-va

Il castello di carte è lì, altissimo, in bilico su un granello di polvere: fermo immagine sulla scena, la luce livida e innaturale, il crollo è inevitabile, basterebbe un colpettino ma altre torri vanno ad aggiungersi, altre mura, altre strutture crescono su altre strutture, intricate, complicate, paurosamente impossibili da comprendere. Lo sfigato è là in mezzo, si copre la testa con le mani, oramai è quasi schiacciato a terra, urla! Che vuole ancora? Una vita che gli è sfuggita di mano, e ora gli basta alzare gli occhi dalla pozza di lacrime e sudore per far scivolare lo sguardo su quel muro altissimo di carte, dai bordi taglienti come lame di rasoio. Ma in realtà potrebbe benissimo alzarsi e andarsene. Mica per migliorare il suo stato: ma giusto perché quella situazione per lui ha la stessa forma di qualsiasi altra. E' cieco ormai, potrebbe vaneggiare di aver visto qualcosa che non esiste, e ne sarebbe convinto. Ma prova a ribattere, non riceverai che un coltello da lancio in mezzo agli occhi. E' disperato, è come un elefante impazzito. Ma in lui non c'è che l'apparenza della disperazione. I sentimenti non si agganciano più al profondo del suo io, sono solo appoggiati lì, spennellati di sputo, può cambiarli come può liberarsene, ma non lo fa, e se lo fa... non lo farebbe di sua volontà. E' spento, un automa, uno straccio, uno schizzo di liquame, un punto in perenne equilibrio instabile. Pensa tu che sta facendo ora. Si è creato una copia di sé stesso, esterna a tutto, e l'ha messa in piedi di fronte a lui. Un feticcio. Sta lasciando sfogare la sua rabbia attraverso le parole allucinate di questo feticcio. Che a sua volta ha creato un'altra entità, esterna a tutto, che osserva la scena e commenta la pena che suscita tutto ciò. Automaticamente, l'inquadratura passa ad un'altra copia di quel deficiente in lacrime, e potrebbe andare avanti così all'infinito. Il deficiente ha capito, in fondo in fondo è stato furbo. Continua a nascondersi in queste rappresentazioni di sé stesso, fuggendo di volta in volta dall'ultima presa in considerazione. E' salvo, e può sparare a zero su quello che sembra essere lui, ma che non è altro che un guscio vuoto. Come al solito, vuole salvare capra e cavoli. Povero scemo. Il gioco di specchi non potrà durare all'infinito.

8.3.06

stuck

Il mondo non è per gli addormentati. Ok che in questo momento la vita sta premendo sempre di più sull'acceleratore, e chi non riesce a strapparsi un posto in prima fila viene inevitabilmente allontanato dalla società.. ma restare completamente immobili significa essere morti.

Ieri leggevo sul mio foglio rosa rinnovato:

"Esame di teoria già superato il 21/10/2005"

Ventuno Ottobre Duemilacinque. Aspè aspè 2 conti... ottobre, novembre, dicembre, gennaio, febbraio, marzo..

ma che varietà particolare di merda è questa?

7.3.06

gaze...

Hai in mano una candela accesa, in tutto il mondo esiste solo quella flebile fiammella ad aiutarti a far luce. Sei in un enorme salone di un castello, i muri altissimi, metri e metri di buio ti separano dall'altro lato della sala, e la sola cosa che devi fare è attraversarla. Ma non puoi far spegnere la candela, la tua vita dipende da essa. Contemporaneamente, non hai altra scelta che attraversare la sala. La candela può solo offrirti un piccolo cono di luce intorno ai tuoi piedi, quel tanto che basta per vedere fino a qualche mattonella più avanti, e basta. E una ventata improvvisa ti fa accorgere con terrore che là da qualche parte, le grandi finestre alte fino al soffitto sono spalancate, vittime della tempesta che imperversa là fuori. La fiammella tremola.
Devi attraversare la sala.
Ti hanno persino detto che da qualche parte nella stanza potrai trovare una fiaccola. O una torcia elettrica. O un faro. Addirittura potresti scovare l'interruttore capace di far accendere i grandi lampadari di cristallo del salone. Ma ora come ora hai solo la tua candela.

Cosa fai?

6.3.06

Inno ai cazzi propri.

- Mantieniti SEMPRE a minimo 5 palmi dai coglioni degli altri.
- Non farti problemi su una cosa finché essa mantiene una probabilità di tangerti inferiore al 30%.
- Non decidere MAI per gli altri.
- Non far pesare MAI le decisioni degli altri mettendole a rapporto con le tue idee personali.
- Non indagare MAI sui motivi che hanno spinto una persona ad agire in un certo modo: ci sono state sicuramente delle ragioni forzate dalle circostanze o dettate dalla volontà dell'individuo, che ASSOLUTAMENTE non potrai mai comprendere.
- Non presupporre. Se devi farti un'idea di una persona (se DEVI, ovvero: se la tua strada deve proprio incontrarsi con quella di quest'altra persona; E' INAMMISSIBILE farsi idee di perfetti sconosciuti al primo sguardo, dato che al 100% saranno idee SBAGLIATE), parlaci. Altri metodi di approccio generano pregiudizio.
- Se esiste un problema che ti convolge, parlane. Un problema rimane tale se non se ne parla. Un problema APPARENTE può diventare un problema REALE se non se ne parla. Questo è salvaguardare sia i cazzi propri che quelli degli altri.
- Sii RILASSATO di fronte agli altri. Mai farsi problemi inutili, in conformità alle regole precedenti. Un problema nasce SEMPRE da una causa REALE.

E così vivrai felice in un mondo migliore.

4.3.06

Pazzia del mese - Marzo 2006



Capelli rasatissimi e occhiali Armani blu a goccia: 16€ + 130€, con Mastercard. Anzi, con Postamat :D
Cambiare completamente faccia: non ha prezzo! :O

Come sto?

1.3.06

definizione di carico da 90.

Chiama mia zia da Roma, non può ( = non VUOLE ) ospitarmi assolutamente, non l'ha fatto neanche con le nipoti di primo grado, le ha spedite a Pisa a studiare perché lei non vuole gente per casa.

L'idea di potermi ospitare era stata di mio zio, suo figlio. Vive con lei.
Quasi un anno fa, mi ASSICURAVA l'ospitalità. Mi apriva l'unico spiraglio possibile per poter andare all'università. Io, che non ho un centesimo e in famiglia nessuno "vuole buttarci soldi". (cit)




Il portone, lentamente, si chiude sbattendo con fragore. Ora sono completamente al buio.


COMPLETAMENTE.

drowning in the pond, again

Se prima la Macchina Delle Seghe Mentali colorava di arzigogoli complessi come frattali le radici più nere dei miei stati d'animo, ora tra me e la realtà non c'è che una semplice vetrata, limpida, trasparente e senza distorsioni. E' l'Osservatorio Della Verità. Un'ampissima veduta su quello che sono e su quello che mi circonda. Impossibile distogliere lo sguardo, la Verità filtra dappertutto come raggi laser ferendoti le pupille anche se provi a coprirle con le mani.

Un uomo, per quanto tempo può resistere a una tortura?
Giorni?
Mesi?
ANNI?
Delusione. Invidia. Astio. Frustrazione. Autocommiserazione. Dolore. Depressione. Senso di reazione azzerato. Per quanto tempo un uomo può provare questi sentimenti, tutti, insieme e costantemente, prima di arrivare alla morte cerebrale?

It's not going to stop, canta Aimee.
 
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