6.1.13

proprio io

li guardo e penso. anzi, rimango con lo sguardo fisso nel vuoto. provo ad applicarmi: non ci riesco.
il punto iniziale di una relazione, quella sensazione indescrivibile dello sbocciare di rami sconosciuti e meravigliosi che iniziano a disegnare una cornice in cui man mano si andrà a formare il fitto tessuto intrecciato della storia tra due persone, quella sensazione così profonda che diventa più che fisica, quel brivido di adrenalina che ti sfiora la pelle a tradimento e ti dilata occhi e narici.

io, ora, ho paura di provarlo.

scatto e mi ritraggo. mi difendo, mi accerto, poi rifiuto. mi avvicino, poi allontano. non lascio chances, i miei codici segreti sono ormai totalmente arbitrari e irriconoscibili.

non sono altro che un latitante.

la mia ricorrente speranza che qualcuno muova di sua intenzione i suoi passi verso di me collide ormai con il divieto di accesso più totale. e che paura, che dolore.
non l'avrei mai detto. una volta ero triste perché non avevo ancora imparato a vivere un inizio. ora saprei farlo ... ma me lo impedisco. peggio così.
 
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