22.8.07

spasseggiando


Oggi in giro con fluff a Villa Ada cercando di lavorare tramite gli hot spot gentilmente messici a disposizione dal Comune Di Roma .... una bella passeggiatina *__* , peccato il tempo.

Ah: io VOGLIO uno dei cartelloni plasticati dell'omino Bip&Go che l'Atac sparge nelle stazioni durante i lavori in corso. L'omino Bip&Go è bellissimo ed è semplicemente un'ossessione, e qui di seguito lo vedrete in uno scatto rubato in un'irresistibile versione con cappellino da lavoro, e lo voglio me lo appicco in camera lo voglio e lo voglio. Quindi se seguite il mio blog e siete di roma, ecco mi fate un favore se me ne fregate uno e me lo spedite. Trattative riservate.

bye :P

16.8.07

over, and over, and over...

Si, ti ho visto, bambino. Ti ho sentito, ti ho "avvertito", ti ho compreso.
La palla di piombo tocca a te ora. E' così. Bimbo pallido e delicato, avrai avuto 10 anni, l'unico maschietto tra le tante amichette del paese, in questa giornata di ferragosto. Bimbo vestito con i pantaloni lunghi e la canottiera sotto, con questo caldo estremo. Bimbo sempre attaccato alla mamma. Iniziano i gavettoni, le tue ( ? ) amichette rimangono in costume e volano via a rincorrersi e a spararsi addosso quanta più acqua possibile. E tu, che rimani nascosto in casa, affondato nella poltrona, un occhio alla PSP e uno fuori dalla finestra. Tua madre, che in un inutile atto di semilibertà ti concede di toglierti la magliettina rimanendo in canottiera e dopo 1000 raccomandazioni "ti spinge" di fuori a giocare con loro. E tu che ai primi schizzi d'acqua scappi in casa piangendo, completamente sconfitto. Ti calmi solo dopo la mezza scenata-cazziatone-rassicurazione di tua madre mentre ti riasciuga completamente col phon sennò ti ammali. Torni ad affondarti nella poltrona, a destra tua madre che parla, a sinistra e tutto intorno le vecchie e i parenti. Di fuori, le bambine continuano a rincorrersi con catini pieni d'acqua e tubi per innaffiare, finché non partono in giro per il paese per raccogliere tutti gli amici possibili. Fuori casa, ora, iniziano i genitori coi gavettoni. Nella saletta rimani con tua madre e qualche vecchia a te sconosciuta. Ti dicono : "che bello un bimbo così calmo e buono...."
Poco dopo sei alla finestra a guardare sconsolato tuo padre che con i suoi amici e rispettive mogli si rincorrono e si inzuppano come ragazzini. Torni lentamente al salottino.
Più tardi, tutti rientrano, tuo padre cerca di scherzare con te, ti dice che l'hanno fatto nero. Ma tu, abbassi lo sguardo e non rispondi. Una smorfia di tristezza in faccia.
Ferragosto 2007. Per tutti gli altri, una giornata di divertimento, una giornata d'estate passata con gli amici, una bellissima giornata di sole e gioco, un movimento di ingranaggio in più nella vita. Per te, una giornata da dimenticare. O impossibile da rimuovere. Un giorno forse il ricordo di oggi sarà contro di te.
Provo a pensare a cosa sarai tra qualche anno. Tutto quello che posso fare è augurarti di accorgerti presto che così ti addentri nella non-esistenza, in un periodo che nella tua vita non tornerà assolutamente mai più. Che qualcosa ti illumini, che tutto cambi.

Che tu possa averne la forza, buona fortuna.

13.8.07

3.8.07

0000/0000000

"....pronto? ..pronto?"
"si.. sono leandro.. chiamo per... cioè... ho saputo che questo è il numero da chiamare, di solito, insomma, quando hai un casino e ..."
"si..."
"si.. no perché... mi trovo..."
"già.."
"sto soffrendo molto.. e, si, da qualche mese.. la gente si approfitta di me, e io non ho la forza per fare le scelte giuste per me... e quindi.. ora mi trovo.."
"si.. io ero venuto qui a roma con degli obiettivi specifici... ed ora... mi ritrovo peggio di prima.. e.."
"si appunto ed è passato un anno.."
"e quindi ecco io avrei chiamato.."
"..sapevo.. si fa così no, uno chiama e poi.."
"ecco.."
"senza che rimanga nulla del dolore passato... un teletrasporto a tutti gli effetti, nel tempo e anche nello spazio magari..."
"..si.."
"già.."
"beh non solo.."
"si, ma mi trovo in uno stato di prostrazione, è difficile in questo momento per quanto riguarda.."
"si.."
"eh ci stiamo provando.."
"ma comunque è tutto il resto... vorrei tanto far scomparire le cicatrici... cioè, ma ci rendiamo conto.."
"si.. e io incapace di reagire.."
"già.."
"e ecco..."
"eh, si.."
"e non so come farò ora.."
"quindi ecco.."
"si.. ecco, non spererei in altro che la procedura di reset..
se fosse possibile, se mi desse un nuovo impulso per continuare..
se..
pronto?
..pronto?
..mi sente??
pronto...
...

".
 
!