15.10.21

Io, ho chiuso.

Tanto non ha senso.

E' solo un'estenuante viaggio tra queste psiche disastrate. Crescite bloccate in età prepuberale o giù di lì. Traumatizzati. Incapaci di assolvere allo scopo biologico a cui la nostra specie è destinata: la riproduzione. La solitudine latente in tutti noi. Chi più, chi meno, ma tutti l'avvertiamo, come un cupo rombo di sottofondo. Non c'è bisogno di spiegazioni. "L'equilibrio si vede da sé, si avverte immediatamente" diceva Battiato, ed è perfettamente vero. Noi invece, ci riconosciamo dalle nostre ferite, dalle nostre amputazioni, dai nostri traumi. E' questo secondo me il vero radar, altro che cogliere atteggiamenti, modi di vestire, voce o gestualità. 

Unioni sterili, che portano a sceglierci unicamente quando riusciamo a trovare qualcuno i cui traumi si incastrano coi nostri. Rapporti di mutua dipendenza senza senso né maturità. In questo senso anche intercambiabili, data la loro natura di inconscia convenienza. Esasperati fino al cannibalismo sessuale.

Traumatizzati che nascondono le proprie voragini dietro vomitevoli comportamenti autoscusanti, che tentano di coprirsi mettendo in mostra i propri ninnoli. Cazzate, oggetti materiali veri e propri, stili di vita, status, fetish, pensieri preconfezionati, ognuno ha il suo cazzo di ninnolo che pensa possa dare agli altri una visione di sé stesso migliore - o più lontana possibile - dalla realtà.

Traumatizzati, ma arrivati all'età adulta con una percezione del mondo tutto sommato lucida: ed è lì che nascono i problemi veri. Ci accorgiamo di cosa ci manca. Di cosa non avremo mai. E allora pretendiamo di poter fare "come fanno i grandi": sposiamoci, adottiamo, figliamo. Tutto giusto per carità, ma per una volta cerchiamo di andare leggermente oltre al concetto di base, analizziamo la questione nel suo insieme, a partire dalle sue radici. 

Non potremo MAI essere come "i grandi". Cioè gli etero. Lo sappiamo benissimo. E' solo un mix di ipocrisia e disperazione che ci porta a voler credere al contrario.

E io, odio l'ipocrisia. QUESTA ipocrisia.

Non voglio più sentirmi parte di tutto questo.

Continuerò ad esistere in quanto essere vivente, finché la salute o il destino me lo permetteranno, ma mi rifiuto di portare avanti questa follia, almeno per quanto riguarda me. 

Esisterò, senza più vivere. Come d'altra parte sto facendo ormai da un bel po' di tempo. 

Basta.

 
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