26.1.09

tramontana

Li sto perdendo... mi si stringe il cuore, e mi sento così strano... come se a volte certe fette di mondo vengano confinate dietro un vetro indistruttibile frapposto tra me e loro, e io non abbia più influenza o potere su di esse..

in niente più esiste qualcosa che riesca a catalizzare la mia essenza..

20.1.09

condizione di sovraccarico accellerato

Beh, posso capire. A ogni minuto del giorno, a ogni frazione di secondo, in ogni spazietto di mente libera, in ogni contesto, posto o situazione, pensare:

"Oddio adesso come faccio?"


Come faccio coi casini che pianto a lavoro, intendo.
Mentre mangio, mentre ascolto musica, mentre sono al bagno, prima di addormentarmi, mentre - lavoro - ...
Penso a come mi incasino la vita sempre di più e a come non trovi via d'uscita. Certo poi... che non riesco a pensare a me, a ritrovarmi, a gestirmi, a farmi stare bene, tranquillo e recettivo...

8.1.09

Fuffa

Attenzione: il post che segue è uno SFOGO!!!

No perché io di solito le cose le dico chiare e in faccia. Oggi farlo mi sembrava un po' scortese, quindi parlerò ma qui.
In ufficio oggi c'è stato un seminario, che finirà domani. Io sto a casa malato, ma sono partito lo stesso per assistere, visto che il capo mi ha chiamato personalmente per dirmelo in quanto evento "unico ed eccezionale" che magari mi sentivo in forze di seguire perché sennò era un vero peccato.
Io sapevo qualcosina di questo corso: praticamente più o meno delle tecniche di interfacciamento coi clienti per portare vantaggi al rapporto tra loro e l'azienda. Evvabè, stiamoci. Tre ore di corso.
Mò, io non so da dove iniziare. C'ho questo rospo in gola, questo urlo represso fantozziano che non sa come sfogarsi.....

CHE CAGATA DI MERDA!!!!!!


Allora. Prima cosa chi è venuto a parlare è un gran furbettone laureato in scienze della comunicazione che fa l'account in nonhocapitoquale azienda intermediaria con le mani in pasta in qualsiasi lurida megaziendona magnasoldi del territorio italiano. Quindi già... avrei preferito ascoltare una motofalciatrice.
Ma poi. Tutto quello che ho ascoltato oggi, l'intero flusso di parole che è fuoriuscito dalla sua bocca... non è stato altro che fuffa, strafuffa, fuffissima, spremuta di fuffa, distillato di fuffa, estratto concentrato di fuffa, fuffa di fuffa, fuffa alla ENNE!!! E' incredibile. Non so come descrivere l'acrobatico cambiamento dell'espressione delle mie sopracciglia al suo declamare di frasi così infiocchettate, ridondanti, riempitive! Non pensavo potesse essere possibile mettere su una tale sequela di "si entra in un'ottica di un discorso in cui si va in questo senso andando a interfacciarsi con delle realtà della scena che si fasano nell'ottica che poi .. [periodico]". Veramente. Ma a queste caratteritiche se ne aggiungono purtroppo anche altre: autocompiacente, autoincensante, strafottente!!! Ogni due parole un esempio della sua vita vissuta in cui ha fatto affari stratosferici o situazioni al limite dell'assurdo con la Telecom, la Rai, la Nasa, Il Vaticano, Cristo, Dio, tutti! Ovviamente di ogni aneddoto la morale era minima: quello che contava, era che lui c'era.
Non basta. Tra un vuoto pitturato e l'altro, ci ha dato un'immagine dell'imprenditoria che è vomitevole a dir poco. Figurarsi, io che alla mia prima esperienza di lavoro ero rimasto disgustato dai soldi, dalle tariffe, dai costi assurdi, dai ricarichi ingiustificabili... sentir parlare di pubblica amministrazione, di intermediari di intermediari di intermediari che non fanno altro che fare margine su quello che vendono, o per meglio dire, quello che appaltano, subappaltano, outsorciano, bodyrentalizzano. Tutti a magnare, un magnare esagerato, abnorme, illimitato, vergognoso, e chi ci rimette sono TUTTI QUANTI. Ci ha spiegato (divagando) una cosa che a me personalmente fa venire schifo e magone: di come le aziende si pasciono come porci delle gare pubbliche di appalto, pure se non c'entrano un cazzo con quello che fanno, per poi dare via tutti i servizi causando solo merda, ritardo, errori, incomprensioni, prodotti finali fatti a cazzo, ma cosa più importante... margine, MARGINE, milioni di euro in margine, soldi schifosi soldi, vomitati fuori dallo stato, estratti a mani nude da sti furboni affaristi direttamente dalle viscere, dalle arterie dello Stato, in una corsa a chi fattura di più.
Ma questa era solo una divagazione. Neh ?
Io stavo per scoppiare. Dopo tre ore, cosa ha detto poi in quel fiume di parole? A cosa è servito il corso?

A NIENTE.

In un milione di parole, erano diluiti i seguenti risaputi banali concetti:
- Cercate di intrattenere un rapporto un po' più profondino con il personale delle aziende clienti con cui trattate (perché i buoni rapporti dal basso si avvertono fino all'alto) perché fa bene al rapporto che c'è tra di voi (ovvero permetterà alla vostra azienda di magnarci ulteriormente)
- Avere conoscenze fa bene
- Ai commerciali je ne frega solo de vende e va bene così
- Che va bene tutto ma anche niente, come a sta a bì come bì sta a cì come mu sta a fà.

Mi sembrava di leggere un cazzo di articolo di una certa Mafe De Baggis che malauguratamente scrive ogni venerdì su Punto Informatico: mezzo concetto in croce, ma così infiocchettato, inframezzato, liftato, dissimulato, che ci riempi una pagina di ottima fuffa-merda-marketing. Esempio.

Si, mi ha inacidito abbastanza il tutto!! Hai visto quanto ho scritto? Un sacco di righe dense di significati però. In culo ai markettari (doppiosenso)!!!!!! E mò se qualcuno capita su sta pagina risponda pure al flame, tiè!!!

Ah!!
 
!