30.9.08

Ho preso il 999.

Sono scappato sul monte Mario, vagando oltre mi è passato vicino. Una specie di segno. Una specie di moderno Caronte.

Per il resto, non ho più ossigeno per parlare, né lacrime per piangere.
La cosa PIU' terribile.... è sentire che sotto la disperazione c'era ancora TUTTO....

27.9.08

off

Quando sei al buio, e lo spettacolo ha inizio... le forme perdono i loro contorni, bagliori si rincorrono nascosti come volpi, gli oggetti si animano e prendono vita, si muovono e comunicano con te, raccontano delle storie, come pupazzi animati da una magia misteriosa. Ed è così che ti immergi nel sogno.
Ma nel doloroso istante in cui si riaccende la luce... vedi il mondo livido, confuso e allucinato tornare alla sua normalità. Ogni cosa mostrarsi per quella che crudamente è. Gli oggetti non sono più striati di incantesimo, tutto si mostra per come è sempre stato nella realtà. E a te non resta che un malinconico ricordo, di una volta in cui hai potuto volare con tutto te stesso sulle ali di una speranza che ora non si è che semplicemente dissolta come una bolla di sapone.

26.9.08

storm

Salve! Vi scrivo dal mezzo del putiferio da conseguenza da stress più notevole degli ultimi tempi. Affaticamento, dolori vari, senso di malattia, gengive gonfie, labbra screpolate, angoli della bocca spaccati, febbriciattola fissa a 37.1, occhiaie, dermatite aumentata del 100%, appetito dimezzato o esagerato, unghie/dita scarnificate, umore altalentante, concentrazione zero, mal di testa, male di vivere.

Devo porgli un freno. Cazzo.

22.9.08

Qual è il tuo valore?

Chi sei, quanto vali, qual è la tua struttura?

Se pensi a te, cosa senti? E perché non riesci a fermare questo tremore incontrollabile?

17.9.08

Vogliamo usare un eufemismo? Che disdetta.

Chi ha avuto la fortuna di aver vissuto, anche se alla fine è andato tutto alla deriva. Attimi, di vita, preziosi più dell'oro, che rimangono incastonati sfavillanti nella memoria e nel tempo.
E quando ti ritrovi con tutto te stesso e la tua vita sulle spalle, intrappolato in bilico sulla punta di uno spillo... sono quegli attimi che faranno la differenza. Sono la tua storia, la tua solidità.

Se appunto hai la fortuna di averne.

12.9.08

l'inquietudine

i palazzi di trastevere, che curvi su di me mi fissano attraverso le finestre buie e polverose

le persone che passano, deboli fantasmi che inconsistenti vanno e si dileguano ognuno nella propria storia, nelle proprie dinamiche, nel tempo che inesorabile scorre e gli crea intorno incroci intrecci allontanamenti

gli spigoli dei palazzi che stagliati nel cielo nero, silenziosi ed affilati mi sibilano contro come lame

ogni angolo buio che genera incognite forme istoriate di ansia

la luna che opaca malata e ingoiata dalle nuvole sembra soffocare cianotica in un sacco di plastica

qualsiasi rumore che gratta dal profondo le corde dell'animo più gravi e mi fa vibrare di delirio incontrollabile fisicamente e psichicamente

qualsiasi immagine codificata dai miei occhi che viene esasperata amplificata e iniettata brusca nel cervello

la voglia disperata di cadere a terra ed abbandonare l'uso dei sensi


un nucleo di rabbia così amara da travolgere ogni cosa

quando e come potrò disfarmene e liberare prima che trabocchi su me stesso ?

7.9.08

In sostanza

Quello che sta succedendo. La mia vita è come impantanata, ma non solo. Ci sono un sacco di cose che lentamente la stanno lacerando come schegge di vetro spinte in profondità.
E' come un Big Crunch. Lentamente, la linea di media della mia vita è inesorabilmente sprofondata. Da molto tempo, tutto quello che mi succede intorno non fa che impedirmi di essere me stesso e di affermare me stesso. Non faccio altro che sopportare, abbozzare, accontentarmi, adattarmi, chinare la testa, accettare controvoglia, insubordinarmi, difendermi, lottare per ogni singola cazzata, per ogni singolo mio diritto, per un po' di felicità, essere sminuito, essere svenduto, essere ferito, essere fregato, essere inascoltato, essere non corrisposto, essere abbandonato. Il mio cervello si sta vanificando. Sto perdendo fiducia in me stesso. Al lavoro non riesco più a combinare un cazzo, sento un'inquietudine generalizzata in ogni campo della mia esistenza, un'apatia diffusa e un male di vivere che va e viene costantemente come le onde dell'oceano.
In tutto questo, un'involuzione. Io sono rimasto lo stesso di molto tempo fa. Niente è cambiato, se non in negativo: se qualcosa di degno di nota c'era prima, ora si è spento. I miei interessi, rinsecchiti, di nuovi non ne sono nati. La determinazione, la voglia di cambiare, conoscere gente, frequentare l'università, lavorare con successo, anche a miei progetti personali. Tutto, tutto decaduto. La situazione con Alessio ovviamente non aiuta, essendo per la maggior parte del tempo una delle principali cause di malessere e fonti di problemi. Anche lì, il partecipare impotenti alla disgregazione di un qualcosa che oltre ad avere un'estrema importanza, ci si contava come la cosa più bella in assoluto.
Ma le cause sono di forza maggiore, e qualunque cosa tu voglia fare, non ha assolutamente effetto o sarebbe inutile o ti esporrebbe a ulteriori sofferenze. Il non avere il minimo controllo o influenza della realtà, della situazione intorno a te: una cosa terribile, una cosa insopportabile, una cosa paurosa.

E tentare di continuare a vivere in questa situazione. La soluzione in teoria sarebbe buttare tutto per aria e rifare, in teoria. In teoria. E in pratica ?

5.9.08

Yearbook Yourself

Ovvero: quando i pazzoidi si coalizzano. Con questo sito, potete caricare una vostra foto e vedere che faccia avreste avuto se foste vissuti in altri decenni, dal 1950 al 2000. Da morì. Visto che Paoletto ha postato le sue foto, lo seguo a ruota XD


1960

1950

Ciccione del 1998



A voi XD
 
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