31.8.20

Una lunga illusione. Così realistica da sembrare vera. Ma tanto falsa quanto realistica. 

Il cervello che non riesce a mettere in fila tutti i pezzi.

Il vuoto che favorisce i pensieri più irrazionali e dolorosi. 

Un danno enorme.

Un'ammaccatura che non si può riparare.

Una Chernobyl dell'anima.

20.8.20

Questo è quello che hai.

Questo è quello che sei.

Ti piace?

Era questo che desideravi?

Sei felice così?

O anche stavolta non sai neanche che cazzo pensare?

Lo sai almeno cos'hai?

Lo sai almeno chi sei?

Che schifo.

16.8.20

C'ho un senso di morte che mi pesa sul cuore.

Aleggia, è come una nebbia fitta che non se ne va. Resta aggrappato, è come un macigno. E' per questo lutto, così lungo, così temuto, questo funerale mai celebrato. 

La morte delle speranze, della fiducia e della bellezza. Un tumore che attacca la vita contorcendone i tratti.

Una morte eterna, perenne, ricorrente. Una fine onnipresente da cui non si potrà mai scappare.

La mia vita sembra un limbo ormai. Statica, in penombra, senza vento, senza stagioni, senza una direzione.

6.8.20

La Treccani dovrebbe aggiornare la definizione di "spergiurare". Visto che ci sta dovrebbe accorparla in qualche modo anche a quella di "schifo", "verme", "viscido" e "squilibrato". Dopotutto siamo nell'era dell'hyperlink, basterebbe mettere qualche collegamento qua e là, rimuovere la definizione testuale e metterci direttamente la tua faccia di merda.

Mio dio. Mi viene il vomito e la pelle d'oca.
Sono stato esposto a tutto questo per anni e ancora mi meraviglio se ne sono uscito a pezzi.

Però, sapete cosa?
Quasi quasi inizio a meditare vendetta.

 
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