13.11.17

ancora pensando a quell'altra vita.

16.10.17

niente da fare

ciò che è riuscito a lasciarti uno sfregio profondo, ci pensa l'inconscio a ricordartelo.

8.10.17

Per compleanno, vorrei un amico.

15.7.17

deep isolation.

22.6.17

tutto bene, ma...

tenendo il mio cuore tra le mani, sento distintamente tra le dita quelle vecchie ferite. mai guarite. mai rimarginate.
come faccio a farle sparire completamente???

19.2.17

sto malissimo. se solo potessi essere qualcun altro...

17.2.17

in questi giorni sto sfiorando più volte qualche altro cataclisma karmico. asteroidi di brutte casualità mi sfiorano a destra e a manca. non li vedo, ne sento solo il fischio vicino alle orecchie.
ma tanto non me ne frega più un cazzo di niente.

26.1.17

To nowhere

Quando l'indifferenza, l'immobilità e la rassegnazione si diradano, resta il turbamento.
Quel turbamento. Così vago, ma così familiare. Preciso. Eppure evanescente.
Là fuori, c'è Roma. Grande, antica, piena di persone, piena di misteri. Storie, attimi, occasioni, pagine e pagine di vicende umane, una a sovrapporsi all'altra, a creare un labirinto di ombre e di segreti. Impossibile sapere cosa c'è là fuori, neanche immaginarsi un'entità sarebbe possibile. In ogni essere vivente esiste una singola, unica e impenetrabile verità.
E non so perché, mi viene subito in mente una precisa tipologia di persona, che secondo il mio cervello, può avere accesso a questi ambienti nascosti. Una persona completamente diversa da me, capace di muoversi in situazioni di cui non ho mai fatto parte.
Un anello di congiunzione, tra me e quella fetta di ignoto. Una persona che credevo di aver trovato.
Una persona che ho perso.
Di cui conservo ancora intatto il ricordo del suo odore.
Dei suoi dettagli che mi hanno fatto realizzare che era esattamente ciò che cercavo da una vita.
Del santo graal che credevo di tenere finalmente tra le mani, col cui aiuto avrei finalmente potuto colmare la spaccatura alla base di me stesso e finalmente iniziare a vivere un po' più per davvero.
Ma ho perso tutto.
E il risultato è stata la catastrofe.
La fessura è completamente collassata. E ora... neanche tutta l'acqua dell'oceano può bastare se non c'è nulla a tenerla insieme.
E stavolta... non si torna indietro.
 
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