28.6.08

25.6.08

cioè io me lo faccio!!!!!!!!



E non se scappa! Lo faccio!!!! *_____*

7.6.08

disparità

Situazione normale:

se io ti dò un calcio
tu ti incazzi
e magari me lo ridai

Fine della situazione normale.


Lui:
Arriva già incazzato di suo. Non ascolta quello che hai da dire, si incazza perché cerchi di fargli cambiare idea, ti dà un calcio, si incazza se ti fai male, si incazza perché secondo lui adesso non vorrai parlargli più, e si incazza perché dice che quello che stai facendo è ingiusto perché lui si sente in perfetta ragione, e poi inizia a provocarti tipo "dai no allora vattene che aspetti?" e se osi reagire a tutto questo inizia a fare la vittima e a dire che è per colpa tua che è iniziato tutto, perché tanto ormai lui non ti interessa più e sogni già un futuro in cui te ne libererai e sarai felice, pensando a questo si incazza e si autodeprime, inizia a minacciare squilibri, inizia a scrivere frasi-frecciatina su msn/blog di turno, dice che sta malissimo ma non accetta l'aiuto di nessuno, ma contemporaneamente dice che nessuno gli dà attenzioni, e se gli fai notare che invece è lui che non si fa trovare, naturalmente si incazza tantissimo perché dice che sei solo uno stronzo e un bugiardo perché lui in realtà non ha amici né conoscenti veri mentre tu sei bello e senza problemi e parli solo a vuoto perché non puoi sapere lui cosa prova in quella situazione di abbandono che tu invece non hai perché puoi conoscere chi vuoi e parlare con chi vuoi, anzi, coglie l'occasione per incazzarsi anche per il fatto che secondo lui vedi gente anche di nascosto e che il tradimento è vicino se non già arrivato.

Tutto questo finché? Forse finché non gli arriva una sventola talmente forte tra capo e collo che non gli ripristina tutta la concatenazione di contatti nel cervello che evidentemente gli si sono bruciati in fila durante il processo.

Collera. Quando la senti, che viene pompata dal tuo cuore come un violento flusso nero nel tuo sangue.

4.6.08

Il mio cervello è attraversato da lunghissimi, sottilissimi fili di acciaio, numerosi trafiggono il cranio in minuscoli fori che come tunnel lo scavano dall'interno, interferendo, disturbando, disperdendo.

Impulsi. Forti, deboli, irregolari, incontrollati. Perdita di stabilità. E le palpebre, forzatamente serrate, il più possibile. Di più.
 
!