4.6.08

Il mio cervello è attraversato da lunghissimi, sottilissimi fili di acciaio, numerosi trafiggono il cranio in minuscoli fori che come tunnel lo scavano dall'interno, interferendo, disturbando, disperdendo.

Impulsi. Forti, deboli, irregolari, incontrollati. Perdita di stabilità. E le palpebre, forzatamente serrate, il più possibile. Di più.

Nessun commento:

 
!