7.9.08

In sostanza

Quello che sta succedendo. La mia vita è come impantanata, ma non solo. Ci sono un sacco di cose che lentamente la stanno lacerando come schegge di vetro spinte in profondità.
E' come un Big Crunch. Lentamente, la linea di media della mia vita è inesorabilmente sprofondata. Da molto tempo, tutto quello che mi succede intorno non fa che impedirmi di essere me stesso e di affermare me stesso. Non faccio altro che sopportare, abbozzare, accontentarmi, adattarmi, chinare la testa, accettare controvoglia, insubordinarmi, difendermi, lottare per ogni singola cazzata, per ogni singolo mio diritto, per un po' di felicità, essere sminuito, essere svenduto, essere ferito, essere fregato, essere inascoltato, essere non corrisposto, essere abbandonato. Il mio cervello si sta vanificando. Sto perdendo fiducia in me stesso. Al lavoro non riesco più a combinare un cazzo, sento un'inquietudine generalizzata in ogni campo della mia esistenza, un'apatia diffusa e un male di vivere che va e viene costantemente come le onde dell'oceano.
In tutto questo, un'involuzione. Io sono rimasto lo stesso di molto tempo fa. Niente è cambiato, se non in negativo: se qualcosa di degno di nota c'era prima, ora si è spento. I miei interessi, rinsecchiti, di nuovi non ne sono nati. La determinazione, la voglia di cambiare, conoscere gente, frequentare l'università, lavorare con successo, anche a miei progetti personali. Tutto, tutto decaduto. La situazione con Alessio ovviamente non aiuta, essendo per la maggior parte del tempo una delle principali cause di malessere e fonti di problemi. Anche lì, il partecipare impotenti alla disgregazione di un qualcosa che oltre ad avere un'estrema importanza, ci si contava come la cosa più bella in assoluto.
Ma le cause sono di forza maggiore, e qualunque cosa tu voglia fare, non ha assolutamente effetto o sarebbe inutile o ti esporrebbe a ulteriori sofferenze. Il non avere il minimo controllo o influenza della realtà, della situazione intorno a te: una cosa terribile, una cosa insopportabile, una cosa paurosa.

E tentare di continuare a vivere in questa situazione. La soluzione in teoria sarebbe buttare tutto per aria e rifare, in teoria. In teoria. E in pratica ?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

In pratica rimboccarsi le maniche e cercare di eliminare quello che ci fa stare male, perchè noi siamo la cosa più importante che abbiamo e perchè questa vita è una sola, ed è nostra e bisogna godercela!
:* coraggioo leandoroooo!!!
pian piano, comincia a stiracchiarti e a rosicchiare i tuoi spazi!!

:*

Unknown ha detto...

ogni rapporto e contesto di vita è fatto anche di sofferenza e contrasti, nell'andare avanti si impara tanto dalle esperienze ma SOPRATTUTTO dai rapporti con le persone. Per crescere a volte bisogna lottare contro mostri che indossano una maschera che ti sembra sia felicità. La felicità è spensieratezza, istinto, litigi, è tutto e a volte è pochissimo, ma è l'essenza della vita, non puoi pensare di poterne fare a meno, ne hai diritto anche tu. Nessuno ti potrà mai togliere il valore di quello che sei diventato, ma il valore si costruisce con le scelte e a volte sono dolorose ma sono proprio quelle che ti faranno diventare un uomo orgoglioso di se stesso. FORZA!!!

 
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