14.4.20

Devo scrivere #34

Faceva bene quella schifosa pantegana ad aspettarlo al varco. Iena, avvoltoio e sciacallo. Blatta. Scarafaggio umano che si ciba di scarti. Gli è bastato aspettare pazientemente, ed ecco che gli è andata meglio di me. Ha avuto ciò che voleva, quel viscido zerbino, poco importa di rappresentare il ripiego del ripiego del ripiego.
Sò tattiche.

E pure quell'altro, quel carrozzone di squallore su due gambe, sornione dal bordo della sua vasca riscaldata piena di acqua cloro e sborra, sorseggiando un prosecchino gli è bastato attendere in tiepido ammollo che il suo preferito suonasse il campanello. Anche a lui è andata moooolto meglio di me. Anzi, direi che è l'uomo delle certezze: egli infatti sa. Che come ogni volta, all'istante T+1 dalla rottura, il primo cazzo che vorrà vedere sarà il suo.
Sò privilegi.

E come non menzionare l'Anticristo in persona, il nemico dell'umanità, il Lucifero con la french. La mia nemesi. La persona per cui andrei all'ergastolo col sorriso. L'errore della natura, lo scherzo impunito dell'inferno, il sadismo materializzato. Riesco a sentire l'aura del suo godimento narcisistico fino a qua, a 220km di distanza. Stavolta ha preso due piccioni con una seppur piccola fava: è riuscito a metterci le mani, e molto più importante, l'ha strappato da me.

MA IO DECRETO:

Tutto questo dolore NON E' MIO. Non mi appartiene. Mi è stato causato, mi è stato scaricato addosso, e non lo voglio più. Dovrà tornare indietro al mittente, e lo farà bruscamente. Questo mondo ha dei delicati equilibri; puoi divertirti a giocarci, ma non puoi sottrarti alle conseguenze delle tue azioni.

IO SONO UNA COMBATTENTE CHE VESTE ALLA MARINARA!!!
PORCO DIO!!!

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