11.3.20


Io mi nascosi in te poi ti ho nascosto da tutto e tutti per non farmi più trovare, e adesso che torniamo ognuno al proprio posto... liberi finalmente, e non saper che fare. Non ti lasciai un motivo né una colpa, ti ho fatto male per non farlo alla tua vita. Tu eri in piedi contro il cielo e io così dolente mi levai: "Imputato, alzatevi!"
Chi ci sarà dopo di te, respirerà il tuo odore pensando che sia il mio? Io e te che facemmo invidia al mondo, avremmo vinto mai contro un miliardo di persone?
E una storia va a puttane, sapessi andarci io...
Ci separammo un po' come ci unimmo, senza far niente, e niente poi c'era da fare se non che farlo, e lentamente noi fuggimmo lontano dove non ci si può più pensare. Finimmo prima che lui ci finisse, perché quel nostro amore non avesse fine. Volevo averti e solo allora mi riuscì: quando mi accorsi che ero lì per perderti.
Chi mi vorrà dopo di te, si prenderà il tuo armadio e quel disordine che tu hai lasciato nei miei fogli andando via così, come la nostra prima scena?
Solo che andavamo via di schiena, incontro a chi?
Insegneremo quello che noi due imparammo insieme e non capire mai cos'è, se c'è stato per davvero quell'attimo di eterno che non c'è.
Mille giorni di te e di me...
Ti presento un vecchio amico mio: il ricordo di me.
Per sempre e per tutto quanto il tempo in questo addio io mi innamorerò di te.

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