14.9.15

è proprio come quando arriva settembre. lentamente, impercettibilmente, ma le cose cambiano, inesorabili. il caldo di prima si è staccato dalla terra e si è dissolto. la luce, prima intensa, è impallidita. l'odore della pioggia è diverso, e diventa sempre più frequente. quell'emozione esaltante che vibrava e balzava in petto ogni mattina ha lasciato spazio a una composta sensazione di attesa.
non è neanche autunno. è solo settembre.
e tu mi sei mancato, mi manchi e mi mancherai, piccolo maledetto sorcio de fogna.  poterti rivedere, parlarti e riabbracciarti, anche solo per una sera, stavolta mi ha fatto piacere. più piacere che dolore. ma adesso c'è da tirare avanti.
anche se starò di nuovo in quella ciclica, ricorrente sensazione che così tanto purtroppo mi appartiene. quella sensazione di aver perso l'occasione di vivere qualcosa di bellissimo, e di ascoltarne gli ipotetici eventi come da dietro un muro, e di scorgere i potenziali sguardi come da un lontano vetro oscurato.

è settembre.

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