4.2.11

frena

Che schifo, e che dolore, quando la melassa in cui non desideravi altro che nuotarci inizia a puzzarti addosso fino a trasformarsi in fetida merda, che non riesci a staccare neanche col sapone più aggressivo o l'acido più potente, finendo a strapparti la pelle pur di non vedere quelle tracce dannate, sfasciandoti il cranio contro un muro per impedirti di percepire più quella cosa raccapricciante che senti così lontana ma anche così fuori e dentro tutto te stesso. Basta un pensiero. E vado in tilt.

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