17.12.08

Ah.

Oggi diciamo che sono riuscito a crearmi una piccola oasi felice intorno, a un certo punto della giornata.
Uscito dal lavoro, sono andato al centro estetico dove avevo preso appuntamento per il mio primo massaggio della mia vita :P volevo vedere se mi avrebbe rilassato e mi avrebbe sciolto i muscoli di schiena e collo che in questi giorni facevano male da soli. Mi stendo sul lettino, la luce viene spenta, ci sono solo dei particolari effetti di luce arancione sul soffitto. Lei inizia a passarmi delle gocce di essenza agrumosa un po' in giro, massaggiandomi dolcemente la testa.. mi dice "Rilassati .. respira.."
Dopodiché mi fa girare, e mentre mi sparge una crema sulla schiena già pregusto il momento di estasi rilassante che pensavo mi avrebbe investito di lì a poco............. ^^"
...non appena inizia un po' a tastare dei punti particolari cominciano i dolori!!! Si mette a smanazzare dietro il collo... sciabole di lava attraverso le ossa!! Inizia a premere quasi con tutta la forza su dei punti in cui ero rigido....... aaggghhh come cascare di schiena su un tondino di acciaio conficcato nel cemento!! :'( Ai miei mugolii di dolore lei commenta "Eh lo so...!!" aghaghaghagha!! povero me!! e viene anche il bis stavolta sotto le scapole...aiut!!!!
Alla fine termina con una serie di manipolazioni più rilassanti... dio mio... m'ha ridotto come un cencio!! ed era pure una ragazzetta, figurati se fosse stata una specie di Sora Lella! Però a sbloccarmi m'ha sbloccato ahah!
Esco tutto profumoso da lì e mi ricordo che devo andare a fare il regalo a mia sorella da Bershka. Prendo la metro fino a Giulio Agricola, mooolto tranquillamente :P (in effetti è stato molto benefico sto massaggio!) e arrivo solo per accorgermi che sono le 8 precise ed ha già chiuso. In condizioni normali gli avrei lasciato una bestemmia psicoimpressa sulla serranda, ma oggi no: mi sono fatto un giretto sulla Tuscolana, la MIA Tuscolana. Le luci dei negozietti che conoscevo a memoria. Le bancarelle. I profumi. Le lucette di Natale. Via Cominio, piazza dei Consoli, via Asello. Suono al campanello, volevo fare una sorpresa a Maria e Tiziana, le mie ex coinquiline. Sfiga assurda: trovo solo Davide, uno dei due nuovi ragazzi, e nessun altro: l'altro non c'era, Tiziana a cena fuori, Maria a casa sua che poveretta gli è morta la nonna. Mi faccio due chiacchiere con Davide, telefono alle altre due per dirgli che ero passato e che ripasserò, esco.
Non mi va di tornare a casa. Voglio ancora restare in quei posti.
Mi faccio un altro giro. Visto che non avevo ancora cenato, penso a dove posso prendere da mangiare, vaffanculo al file delle spese e al fatto che anche a pranzo avevo mangiato fuori. McDonalds... kebabbaro verso Porta Furba... il libanese... il Pomodoretto... passo davanti a tutti questi posti, e li sento veramente miei, mi sento a casa, mi sento bene. Alla fine la scelta è chiara e decisa: Punjabi, la fantastica cornetteria 24h/24 che avevamo dietro casa. Entro solo per vedere che c'è... ma il supremo profumo in quella cornetteria è veramente assassino. Mi prendo 16 pizzette e due cornettoni alla Nutella. Esco e mangio il tutto mentre giro per il quartiere.
Appena finito passo a prelevare alla posta di piazza dei Tribuni e riprendo la metro fino a casa.
Sono sereno. Certo rivedere e ripassare in quei posti, unito ai pensieri di oggi, mi ha fatto tornare in mente una serie di argomenti non proprio felici però... stavo bene. Sono stato bene. Ancora ci sto, tiè.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

sono contenta che è stato benefico anche per l'umore!!!^_^ io lo so che se ce vado esco in mmille pezzi..nessuno come me ti può capire..visto che ho una schiena no rigida...deppiù!un massaggio per me è come una tortura -_- uff
posso anche capire le sensazioni che ti danno delle strade familiari, la serenità di certi posti che senti come "casa" ti mettono addosso...ci sono delle zone di roma che hanno su di me lo stesso effetto ed è perchè le collego a delle persone e a dei periodi..è così ed è bello , non è triste! :)

Anonimo ha detto...

Hai provato quello che sento ogni qual volta metto piede al centro della mia città, quella in cui sono cresciuto.
Né più né meno :)

 
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