30.10.08

let down

Cerco di dormire e mi sembra di avere nella testa un fumoso incrocio di Shangai, una voliera di corvi, un cantiere aperto, una tonnara durante la mattanza. In questi giorni sto sopravvivendo a un accavallamento continuo di pensieri pesanti tonnellate. Non riesco più a districarmi. In ufficio mi assale l'ansia dei miei affari personali o extralavorativi, esco e ho il magone per i problemi che magari ho lasciato in ufficio, o perché per l'ennesima volta per compensare la caduta di produttività sono rimasto a lavorare fino a tardi, calpestando tempo libero, vita, professionalità e autostima. Non ne posso più.
Ma prima ho pensato a una cosa. Io credo che per migliorare la situazione, come prima cosa questi pensieri debbano essere incanalati nel posto giusto. Gli va assegnata una priorità, un tempo e una durata ideali di svolgimento, al di fuori dei quali il pensiero decade o va rimesso nello stato di dormiente. Vanno pianificati, selezionati, non possono più occupare tutti la stessa piazza contemporaneamente.
Quindi farò così. Mi costruirò, o userò qualcosa di già fatto, un gestore di pensieri. Un posto in cui potrò scrivere ogni pensiero che mi viene in mente, potrò dire se è qualcosa di lavorativo, personale, etc, e potrò fare una scaletta. Oggi al lavoro devo fare x, y, z? a,b,c sono fuori. Tutti gli altri sono fuori. Torno a casa e devo fare k,l,m ? Penserò esclusivamente a k,l,m. NON penserò a x,y,z, si riattiveranno dalla mattina del giorno dopo, se feriale.

Che cosa penso oggi ?

No veramente. Lo DEVO fare. Poi per imparare a gestirsi da soli senza di quello, c'è tempo. Per adesso non ho altra scelta. Non posso lasciare, come sta già risuccedendo, che ad un certo punto della giornata, per l'estenuante traffico di dolori e preoccupazioni, mi addormenti da un momento all'altro anche fosse in ufficio o sulla metro.
Vi terrò aggiornati.

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