6.7.06

pattern emozionali #2

La fine.
L'avvicinarsi della chiusura di una fase. L'assistere all'inesorabile spegnimento di un ciclo, esserne in balìa.
Come il recarsi in una giornata ormai svanita in un piccolo chalet sulla spiaggia. L'estate, con il suo calore, il suo incanto, il suo riverbero nel cielo, ha quasi strappato del tutto i suoi ormeggi dalla terra, e quello che resta sono solo una fila di ombrelloni smontati. O il mare scuro e un po' burrascoso. O lo chalet chiuso con il filo di ferro. Sotto la banchina arugginita, l'acqua è fredda, ha riflessi bluastri. Il tuo abbigliamento più serio e un po' più appesantito vi si riflette. Solo una manciata di giorni prima, avresti ancora potuto aggrapparti agli ultimi brandelli di magia, quella magia che viene una volta all'anno e che ogni volta è capace di operare nei modi più incredibili. Una magia tuttavia effimera. Quello che è capace di far nascere, raramente gli sopravvive anche dopo il suo dissolvimento.
Vi guardate negli occhi. Poi abbassate lo sguardo. Le scarpe da ginnastica formano una lunga ombra, una chiazza scura contro la luce arancione del tramonto. Quella che vi aspetta, è una dura prova di sopravvivenza. Anche quando l'ultimo anello sarà saltato, anche quando il crepuscolo scenderà sempre più in anticipo, anche quando la triste malinconia di settembre lascerà il posto al lungo coma invernale.. voi dovrete restare insieme. Per mano, potrete volare al di sopra di tutto. Per poi finalmente rinascere.
E maturare... e crescere insieme. Fissando lo sguardo nel profondo del futuro. Come ci insegna il tramonto, che con i suoi infiniti raggi obliqui trafigge l'orizzonte...




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Pattern emozionali : DISCLAIMER. Ogni riferimento a fatti e/o cose è puramente casuale. Non da intendersi come mia esperienza personale. Non da intendersi come verità assoluta. Non da intendersi come quello che normalmente provo per la situazione trattata. Interpretare a piacere. Potrebbe contenere assurdità o improprietà. Potrebbe permettersi qualche licenza di troppo. Da intendere come sbuffi inarrestabili di puri agglomerati emotivi del sottoscritto.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

"Da intendere come sbuffi inarrestabili di puri agglomerati emotivi del sottoscritto."

Io invece non lo credo.
E credo che vi sia, dietro le emozioni, una dolorosa inquietudine che spero tu possa arrivare a cogliere un giorno in tutta la sua portata. E' una esigenza che non porta squilibri, nè è sorgente di malattia ma è una nota caratteristica dell'uomo, anzi la nota più caratteristica.
E io non ti lascio in pace finchè non avrai trovato il senso di questo malessere. "Non ti mollo finchè tu non avrai trovato te stesso" (fa paura? ;P).
Ma ti deve arrivare a diventare intollerabile e se ciò ti porterà a scivolare verso una crisi non eviterò che tu arrivi fino al bel mezzo di essa.
;E
Non è un strano che potresti sembrare nevrotico. Il sintomo più sembrare lo stesso ma non lo è l'origine.

Leo ha detto...

sembrerebbe troppo banale un "uhm, che vuoi dire? :O " ?

Anonimo ha detto...

l'estate finisce, ma non l'amore..se si tratta di quello vero..

anonima

Anonimo ha detto...

"sembrerebbe troppo banale un "uhm, che vuoi dire? :O " ?"

In quale frase?? Ti ho fatto un intero trattato di spiritualità in quattro mosse! :P

Leo ha detto...

questo malessere, questa inquietitudine di cui parli.. che cosa vuoi indicare?

Anonimo ha detto...

Noto una inquietdine in te.

Che cosa è?
Se prendo il sangue e lo analizzo per cercarvi la quantità di ferro prenderò uno strumento che rileva il ferro.
Se vi cerco la quantità di piastrine prenderò un'altro strumento valutatore per piastrine. Ma l'analizzatore per piatrine non potrà mai vedere quanti globuli rossi ho. Per il valutatore di piastrine i globli rossi non esistoo.
Ciascuno di questi metodi o strumenti con cui cerco l'elemento nel sangue è parziale. Il sangue è molto di più che ferro e piastrine... è anche globuli rossi, bianchi, e le mille altre cose... ma infine non è nemmeno la somma dei suoi elementi. Esso soprattutto scorre nelle mie vene ed è la mia vita.

Se vado dallo psicologo... cosa troverà lo picologo nella mia anima? Ciò per cui lo strumnto-psicologia è fatto: trovare delle nevrosi, malattie, problemi.
L psichiatra mi dirà che sto depresso perchè sono anemico..
Il biologo confermerà che le mie cellule mancano di....etc.


E io invece dico che questa inquietudine (che è nevrosi per lo psicolgo e mancanza di vitamine per il medico) è un'orma.
E che tu sei molto di più che i tuoi problemi, le tue emozioni...le tue scelte correte o sbagliate.
Io spero quindi che la tua inquietudine non ti lascerà ma resterà lì finchè non le avrai dato il suo vero nome ... finchè non vedrai l'impronta digitale che è questa tua inquietudine esistenziale.

Allora troverai davvero anche il tuo vero "nome".

Leo ha detto...

ah beh, certo.. cose di cui ho già avuto modo di parlare con la psicologa.. ma che poi non ho voluto approfondire più di tanto.

..per paura ?

e di che?

com'è complicato l'essere umano..

Anonimo ha detto...

puoi saperlo solo tu.

Anonimo ha detto...

... poi l'essere umano è complesso ma non direi complicato.

 
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