Il cielo è improvvisamente basso. Un vento fastidioso ti assedia da ogni parte con le staffilate dei suoi tentacoli. Da dentro, vedi la luce che filtra dalla vetrata virare in grigio sempre più scuro. La musica è alta, è swing, sembra di avere un'orchestra dietro le spalle, ti fa planare con la mente in posti sconosciuti. Le lucine si accendono e si spengono. Tra i tavoli ognuno, solitario, pensa ai suoi problemi.
I colori soft delle pareti e delle decorazioni oramai contrastano con il buio che si è sviluppato in quell'inferno che è là fuori. Le prime gocce...
Un temporale si abbatte all'improvviso sui sanpietrini, puoi scorgere gli schizzi anche dal tuo tavolo, sembra che qualcuno li stia mitragliando da qualche parte lassù. Sono le nuvole, che piangono al posto mio stavolta.
Richiudo il cellulare, sul display una foto che fissavo da almeno mezz'ora.
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2 commenti:
Di che foto si trattava amo'?
Su, su...
Passato il temporale il sereno ritorna, eh! ;)
Trovo sempre segretamente piacevole la corrispondenza della natura al mio stato interiore.
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