23.2.06

Il contatto.

E così mi sono ritrovato a pensare a quella sera di luglio. C'era il palio a fabriANO, l'unica festa dell'anno che permette agli schiavi di Merloni di potersi divagare un 11,75% in più del normale e di poter andare a letto alle 10 invece che alle 9. Durante le sere del palio, impossibile uscire con gli ex-compagni di classe, ognuno per cazzi suoi da qualche parte. L'etichetta di convenienza contemplava allora di doversi unire al gruppo di Fabio, il che significa:

  • Puoi parlare solo con Carlo;

  • Puoi non essere considerato da chiunque;

  • Devi sopportare i continuati discorsi tritematici, basket, calcio, fighe sborrate;

  • Nella formazione a triangolo del gruppo puoi occupare solo una delle due estremità;

  • Si deve mantenere una distanza di minimo 50 cm tra ogni membro del gruppo;

  • Se un membro del gruppo si ferma a salutare qualcuno, il gruppo è tenuto a fermarsi secondo le regole stabilite dalla tabella di importanza, che prevede come grado massimo lo stazionamento permanente per tutta la durata del colloquio, e come grado minimo la non applicazione di qualsivoglia sosta;

  • Il percorso stabilito che il gruppo deve percorrere è ben definito ed è il seguente: Inizio corso - Giro largo in piazza tra Bar Centrale e Bar L'Ideale - Arco del Podestà - Fine corso //SVOLTA A U// Giro largo negozi abbigliamento - Arco del Podestà - Costeggiamento Fontana Sturinalto - Inizio corso //SVOLTA A U o PERCORSO AGGIUNTIVO : // Entrata Giardini di fronte al monumento ai caduti e svolta a destra - Chalet;permanenza o circumnavigazione - Imboccatura strada perimetrale dei Giardini, parte sinistra - Proseguimento - Uscita strada perimetrale dei Giardini, parte destra - Entrata Giardini di fronte al monumento ai caduti - Inizio corso //SVOLTA A U o RIVISITAZIONE PERCORSO CLASSICO o *PERCORSO BONUS PER IL PALIO* : // Giro delle Hostarie* - Inizio corso.
    ( * : solo se interne al centro storico e popolate da "bella gente", si calcoli comunque il percorso più breve ed agevole possibile per arrivare ad esse )

Prevedibile il mio agio là in mezzo... quella sera davvero potevo sentire il caldo e l'afa farsi amari nella mia gola.... mentre mi trascinavo dietro a loro...
MA ECCO....
una visione. un miracolo.
Tra la folla di fighetti supertirati e troiette ipertruccate.... tra occhiate di ghiaccio e sorrisi di circostanza...
D'un tratto spuntano 2 ragazzi e una ragazza. Avranno avuto 17 anni. Uno alto e moro, l'altro piccolino biondo con la barbetta, lei con una morbida treccia castana, e 2 orecchini che con il loro riflesso quasi riuscivano a contrastare il luccichio dei suoi occhi. Uscivano da una Hostaria, ridevano, si tenevano per mano. Tutti e 3. Per un istante si fermano in mezzo al vicolo lì vicino, si parlano un attimo, forse decidono in quale altra Hostaria dirigersi. Sorridono, sguardi di assenso, si riprendono per mano, correndo, scompaiono dietro l'angolo.
Io ero pochi metri più in là, tra gli sguardi tesi e le teste voltate di persone che non hanno nulla da dirsi. Nulla da offrire.
Avrei voluto esplodere.

E subito dopo, mi viene in mente un'altra cosa. Barcellona, gita del 5°, pub. Gruppetto di compagni di classe. Io un po' brillo, sorrido, sparo cazzate, mi sento così bene in quel momento... senza neanche accorgermi nel frattempo mi metto a mio agio sul divanetto, e appoggio un braccio sulle spalle di Michele, che mi sedeva vicino. Neanche due minuti, che lui si gira e "Oh ma sarai mica frocio??"


E allora io mi chiedo: chi è il testa di cazzo?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

potevi dirgli d sììììì! poreeeeello, qnt je sarebbe piaciuto............. ma xké spezzi i cuori della gente accussì? ;D

Anonimo ha detto...

-.-'
i classici amici per a pelle...

ps: però il pub era carino!! :D

 
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