Ahi ahi ahi.
A gennaio ho lasciato il furgone dal meccanico, se l'è dovuto tenere per settimane. Più lo ispezionava più si trovavano problemi, e quel poveretto si è messo le mani nei capelli.
Qui, stessa cosa. Passando lentamente da un nucleo di pensieri all'altro, mi accorgo di quanto la situazione sia drammaticamente complicata.
La sfera sensoriale-fisica-sessuale per esempio mi oppone una resistenza ferrea.
"Mi stai dicendo che dovrei seppellire quell'armoniosa perfezione estetica, fisica e chimica che avevamo trovato?" Questo mi dice. Non ci pensa neanche.
Non vuole qualcosa né di diverso, né eventualmente migliore. Eventuali fantasie alternative vengono costrette a restare tali.
Che merda quando il cervello non si fa i cazzi suoi. Neanche la consapevolezza di essere finalmente libero da una tortura costante sembra sufficiente per iniziare a pensare di voltare pagina.
Sarà presto?
E sarà presto...
Non sono manco libero di giocare coi pensieri. E' una dittatura questa.
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